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La settimana in Albis

OTTAVA   DI   PASQUA

I nostri Padri – scriveva Sant’ Ambrogio – ci hanno insegnato a celebrare i cinquanta giorni della Pentecoste come appartenenti alla Pasqua. In questi cinquanta giorni la Chiesa ignora il digiuno, come di domenica, che è il giorno della risurrezione del Signore; tutti questi cinquanta giorni sono come la domenica.

Si celebrano nell’esultanza e nella gioia come un solo grande giorno di festa, anzi, come la grande domenica.

Già nel V secolo questa unità celebrativa tende però a spezzarsi: l’ottava di Pasqua acquista maggiore importanza rispetto agli altri giorni, con la conseguenza che, se originariamente ogni giorno della cinquantina pasquale prolungava la solennità della Pasqua, ora questa finalità è riconosciuta in modo particolare e quasi esclusivo ai primi otto giorni. Questi costituiscono l’ottava di Pasqua e si celebrano come solennità del Signore. Sono giorni nei quali, in modo del tutto speciale, si canta l’Alleluia.

Nel rito ambrosiano tutti i giorni della settimana di Pasqua hanno carattere festivo con tre letture. Mentre il vangelo descrive quasi in ordine cronologico le apparizioni di Gesù risorto, le letture degli Atti degli apostoli ci presentano gli apostoli testimoni della risurrezione con la parola e la sofferenza, a Gerusalemme davanti al popolo e al Sinedrio, e altrove davanti a proseliti, giudei e pagani. Le lettere di Paolo invece, illustrano gli impegni e i benefici della Pasqua e del battesimo.

Come avevamo già detto nella prima domenica di quaresima, il tempo che iniziava aveva lo scopo di preparare la Pasqua. La liturgia , infatti, ha guidato sia i catecumeni (coloro che mossi dalla grazia hanno espresso il desiderio di diventare cristiani e si sono messi in cammino per diventarlo) attraverso i diversi gradi dell’iniziazione cristiana (battesimo, confermazione e prima eucaristia), sia i fedeli, per mezzo del ricordo del battesimo e mediante l’esercizio della penitenza. Proprio per la consegna della veste bianca durante la Veglia Pasquale ai nuovi battezzati, la settimana di Pasqua è nominata In albis. Questi indossavano tale veste per otto giorni, cioè fino al successivo sabato detto in albis depositis, giorno in cui era prassi toglierla.

Per questo motivo, per tutta la settimana, accanto alla messa del giorno è proposta una messa per i battezzati che richiama esplicitamente il tema del battesimo, per commemorare il sacramento ricevuto, la grazia che vi è stata attinta e gli impegni in esso assunti.

È importante ricordare la singolare consonanza tra le letture scelte per queste messe e i temi delle omelie che Sant’ Ambrogio teneva nella settimana di Pasqua ai neofiti. In esse riprendeva e spiegava il significato di ciascuno dei momenti rituali della veglia Pasquale e dei riti dell’iniziazione cristiana. Possediamo tali catechesi raccolte in due opere: De sacramentis e De mysteriis. Da tali testi possiamo conoscere la spiritualità di Ambrogio e, in particolare, possiamo comprendere il perché di alcune tradizioni del nostro rito giunte fino ai nostri giorni.

Il presupposto al commento di Ambrogio  per la consegna delle vesti candide è l’idea paolina del lavacro della Sposa ( Ef 5,26) e l’immagine evangelica della veste nuziale (Mt 22,11), sebbene il Vescovo non citi mai esplicitamente questi brani della sacra scrittura. Tale commento si sviluppa poi attingendo abbondantemente al Cantico dei Cantici:

Vedendo queste vesti le figlie di Sion, prese da stupore, dicono: “chi è costei che ascende tutta candida?” Essa era nera, come mai improvvisamente ora è diventata candida?… E Cristo vedendo la sua Chiesa in veste bianche … dice: “Ecco sei bella, amica mia, ecco sei bella, i tuoi occhi sono come  colombe” …“Mettimi come sigillo sul tuo cuore” affinché la tua fede risplenda nel giuramento pienamente compiuto … Nessuna persecuzione sminuisca il tuo affetto, che né le grandi acque possono cancellare, né i fiumi travolgere”.

È per questo motivo che nella settimana autentica in particolare ma anche lungo tutto l’anno liturgico, la liturgia ambrosiana intreccia con facilità la parola di Dio al tema sponsale. Nella settimana autentica appena conclusa, tutta l’attenzione della Chiesa era concentrata a tenere fisso lo sguardo sul suo Sposo Gesù, nel desiderio di associarsi al cammino di offerta che andava compiendo, ora prosegue tale cammino con la forza e la grazia scaturite dai misteri celebrati. 

Il battesimo di Sant’Agostino
Foto: santagostinopavia.wordpress