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Venerdì Santo


Via Crucis

Durante l’omelia pronunciata per la sua comunità di Tibhirine, il Giovedì Santo del 1994, due anni prima di venire ucciso insieme ai suoi confratelli, padre Christian de Chergé così si esprimeva:

«Dio ha tanto amato il mondo da dare loro il suo Unico: e il Verbo si è fatto fratello, fratello di Abele e anche di Caino, fratello di Isacco e insieme di Ismaele, fratello di Giuseppe e degli altri undici che lo hanno venduto, fratello della pianura e fratello della montagna, fratello di Pietro e di Giuda e dell’uno e dell’altro in me.

È giunta l’ora per Dio di imparare cosa costi farsi fratello. È venuto da Dio Figlio unico. Fratello all’infinito degli uomini ritorna accanto a Dio, portando con sé la moltitudine fino all’estremo dell’Unico.»

In questa Via Crucis, il racconto della passione secondo Luca ci conduce a contemplare cosa sia costato a Dio farsi fratello e amare i suoi fino alla fine. Le parole di Papa Francesco ci esortano, poi, a seguire queste orme sino all’estremo, sino a sperimentare la vita risorta, che è vita fraterna.