L’APPARTENENZA ALLA
CHIESA LOCALE
Un altro grande valore per noi è l’appartenenza alla Chiesa locale, di cui abbiamo esempio nell’esperienza delle beate Caterina e Giuliana, le quali non furono condotte da Dio in qualche ordine già esistente, ma iniziarono una vita religiosa «autonoma», che le portò a unirsi sempre più alla Chiesa ambrosiana.
Semplicemente vissero i valori del loro tempo, assunsero i modi della pietà popolare dell’epoca, restando legate alla realtà di Chiesa che avevano attorno. Poiché ci sentiamo e vogliamo essere membra vive di un corpo secondo la vocazione che a noi è stata data e nel servizio che a noi è chiesto, cerchiamo di vivere la Chiesa, dunque questa concreta realtà di Chiesa che è la Chiesa locale, la Chiesa ambrosiana. L’espressione massima di questa appartenenza è proprio il legame al Vescovo che ha luogo nella celebrazione della liturgia ambrosiana e nella condivisione delle sue direttive pastorali.
È importante il fatto che, fin dalla erezione del monastero, seguiamo il rito ambrosiano: questo ci unisce profondamente al Vescovo, ai sacerdoti e a tutto il popolo ambrosiano, perché è l’azione liturgica la sorgente della comunione ecclesiale.
I tempi dell’anno liturgico ambrosiano
L’insondabile e inesauribile Mistero di Dio si è rivelato in pienezza nel Figlio, che si è fatto carne; che ha patito, è morto ed è risorto; che ha effuso lo Spirito Santo. Per questo tre sono i grandi misteri che formano la struttura portante dell’anno liturgico:
Il Mistero dell’Incarnazione, che si sviluppa lungo il tempo di Avvento, il tempo natalizio e il tempo dopo l’Epifania;
il Mistero della Pasqua, che si snoda lungo la Quaresima, la Settimana autentica, il Triduo pasquale e il Tempo pasquale fino alla solennità di Pentecoste;
il Mistero della Pentecoste, che comprende le settimane dopo Pentecoste che si chiudono con la festa del Martirio di san Giovanni il Precursore fino alla III Domenica di ottobre, festa della Dedicazione della chiesa cattedrale; le settimane dopo la Dedicazione fino al sabato che precede l’inizio dell’Avvento.
“Per dare attuazione all’orientamento conciliare circa la pluriennalità del Lezionario, la Chiesa di Milano ha fatto tesoro delle scelte già operate dal Lezionario romano e ha introdotto, fatta eccezione per alcuni casi specifici, la triennalità del ciclo festivo e la biennalità, o parziale (solo le letture non evangeliche) o totale (letture e vangeli), del ciclo feriale e sabbatico.” (Lezionario Ambrosiano… , “Premesse – Proemio”, II, 6).
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