Sulle orme dello Sposo
incamminato verso la Passione
La Settimana Autentica si apre con la Domenica delle Palme e da questo momento l’attenzione della Chiesa è tutta concentrata a tenere fisso lo sguardo sul suo Sposo Gesù, nel desiderio di associarsi al cammino di offerta che Cristo va compiendo.La liturgia ambrosiana procede così verso le solennità pasquali facendoci percorrere con stretta aderenza anche cronologica le tappe che hanno segnato il procedere del Signore Gesù verso la sua Pasqua.
Domenica delle Palme
Per la Domenica delle Palme la tradizione ambrosiana prevede due possibili celebrazioni eucaristiche: la Messa per la benedizione delle Palme, solitamente congiunta alla liturgia processionale che fa memoria dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, e la Messa nel giorno, che seguendo la cronologia giovannea fa memoria degli eventi svoltisi a Betania, “sei giorni prima della Pasqua”.
Settimana Autentica Domenica delle Palme, ciclo A, B, C
Le prime tre ferie
Il Vangelo del Lunedì all’inizio della Settimana Autentica richiama la tensione spirituale con cui la Sposa deve muovere verso l’incontro con il suo Signore. Attraverso questa pericope (Lc 21,34-36) viene introdotto il tema della Pasqua-Parusia, che segna profondamente fin dalle più antiche testimonianze la riflessione cristiana sulla festa, e che – intrecciato al tema sponsale – attraversa come in filigrana lo svolgimento dell’intera liturgia ambrosiana della Pasqua.
Nell’itinerario tematico avviatosi con la V settimana di Quaresima e costituito dalla presentazione delle vicende che precedettero il consumarsi della Pasqua di Cristo a Gerusalemme, il Vangelo di Martedì (Mt 26,1-5) segna un’ulteriore tappa: la deciione del sinedrio di arrestare Gesù per metterlo a morte.
Come nell’antico uso gerosolimitano, al Mercoledì è prevista la pericope dell’accordo di Giuda con i sommi sacerdoti per la consegna di Gesù (Mt 26,14-16)
A queste pericopi evangeliche si associano la lettura del Libro di Giobbe, che in riferimento alla celebrazione del mistero pasquale trova attestazione a Milano già con Ambrogio, e la lettura del Libro di Tobia, che pure fu commentato dal santo vescovo.
Atraverso il Libro di Giobbe viene delineata la tipologia cristologica dell’uomo giusto, colpito dal male ma giustificato da Dio, mentre in riferimento al Libro di Tobia si sviluppano nel ciclo biennale due distinte prospettive di lettura. Nell’Anno I, attraverso la vicenda sponsale di Sara e Tobia si adombra l’unione del Cristo con la Chiesa; mentre nell’Anno II, tramite il personaggio di Tobi, è ogfferta una nuova figura tipologia del giusto sofferente, che Dio ristabilisce in una pienezza di vita.
Le prime tre ferie della Settimana Autentica (ciclo I)
Le prime tre ferie della Settimana Autentica (ciclo II)
Giovedì al mattino
Al mattino del Giovedì è prevista una liturgia della Parola articolata in due pericopi tratte dall’Antico Testamento, il cui contenuto cristologico è evidente e fondato sul principio che “Tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo si compirà” (Lc 18,31).
Le due letture sono tratte rispettivamente dal libro di Daniele e dal libro della Sapienza.
La prima (Dn 13,1-64) propone la vicenda di Susanna, che anche nelle rappresentazioni artistiche d’epoca paleocristiana è presentata quale immagine prefigurativa del Cristo; la seconda (Sap 2,1a.12-3,9) delinea con singolare forza evocativa la congiura degli empi contro Gesù.
Alla prima delle due letture si affianca, come possibile alternativa, il brano di Dn 6,1-29: Daniele nella fossa dei leoni.
Giovedì in Autentica, al mattino (ciclo I e II)
In cattedrale, al mattino di questo giorno, è celebrata la Messa crismale, nella quale il vescovo, circondato dall’intero presbiterio diocesano, consacra il crisma e benedice gli oli dei catecumeni e degli infermi.