Cerchiamo di viverlo, nella quotidianità, come dono che promuove la dignità della persona e che ci permette di procurarci di che vivere sentendoci solidali con la fatica di ogni uomo.
La nostra giornata è fatta naturalmente anche di lavoro, che non deve essere considerato come altro rispetto alla preghiera, ma in una unità armoniosa nella quale ogni cosa è collocata nel tutto.
Siamo «monache contemplative», ma lavoriamo, nella serena consapevolezza che il lavoro non è estraneo alla contemplazione, ma, se vissuto nel modo giusto, ne è un elemento. Pur vivendo il lavoro anche come mezzo di sostentamento, certamente non tutto ciò che facciamo è redditizio economicamente: non è certo fonte di guadagno tutta la dedizione delle sorelle impegnate in sacrestia, nell’infermeria o in cucina, per esempio.
Tenerlo presente è importante, perché ci aiuta a comprendere che innanzitutto il lavoro non è «per» il guadagno, ma «per» la vita. In una società come la nostra questo vuol dire affermare il primato della persona umana su ogni altra realtà, che deve essere posta al suo servizio.
Inoltre non c’è lavoro più nobile e lavoro più umile, più importante o meno, perché, come insegna la Chiesa, il valore del lavoro non è dato dall’opera che si compie, ma dal fatto che il suo soggetto è l’uomo. La comunità richiede tempo e forze: le occupazioni sono molteplici e varie per tutto ciò che la vita di ognuna esige.
E poi il nostro monastero non è una casa normale, magari grande, ma è come un paesino in cima alla montagna, aggrappato alla roccia, costruito nei secoli in modo pittoresco, sregolato, con scale, salite e discese dappertutto.
Un luogo così è bellissimo, perché è vario, quindi facilita la vivacità interiore impedendo l’assopirsi dello spirito.
Coltiviamo gli orti rubati alla roccia con delle terrazze e abbiamo qualche animale da stalla.
Questo ci dà la possibilità di lavorare il latte, producendo burro e formaggi caserecci. Scopriamo ogni giorno quanto la natura sia una scuola di contemplazione e fonte di meditazione per chi ha lo sguardo attento e sa cercare e scoprire ovunque dei segni.