IL TEMPO DOPO PENTECOSTE
CICLO I
Le ferie
Nel contesto dell’anno liturgico, il ciclo delle settimane che seguono la Domenica della Santissima Trinità (fino alla Domenica della Dedicazione) trova il proprio elemento caratterizzante nella progressiva lettura feriale del Vangelo secondo Luca, indicato dalla tradizione come il testo di riferimento per la predicazione di Ambrogio nei giorni comuni dell’anno.
Quanto agli altri testi scritturistici che accompagnano il Vangelo, nel Lezionario della Chiesa ambrosiana la celebrazione del Martirio del Precursore costituisce il tornante di un programma di Letture volto a celebrare la storia della salvezza: preparata «fino a Giovanni» nell’Antica Alleanza e successivamente annunciata e comunicata a tutte le genti nell’economia di grazia propria dell’Incarnazione del Verbo divino.
In tale prospettiva, contemplata attraverso la parola dei Libri Sacri, la storia, spezzando le sbarre della sua finitezza, diventa – nella luce della Divina Trinità – terreno reso fecondo del seme dell’eternità e cammino dell’uomo destinato a compiersi nell’incontro definitivo con l’Eterno quando, nel Cristo Re e Signore, Dio sarà tutto in tutti.
Dal Lunedì successivo alla I Domenica dopo Pentecoste, nelle ferie, attraverso un’organica serie di Letture tratte in ordine progressivo dai libri del Pentateuco (escluso ovviamente Genesi, la cui sistematica proclamazione si è sviluppata durante la Quaresima), sono delineate le grandi opere compiute da Dio a favore del suo popolo, quando lo liberò dall’Egitto e strinse con lui l’Alleanza del Sinai.
A partire dalla Settimana della V Domenica il ciclo feriale delle Letture si intreccia col ciclo delle Letture domenicali, delineando il contesto entro cui si colloca quanto enunciato in queste ultime.
Conclusa la lettura di Deuteronomio, nelle successive settimane le pericopi scritturistiche presentano le vicende del popolo di Israele, dall’insediamento nella Terra Promessa, alla costituzione dei regni, all’esilio a Babilonia, al ritorno, fino alla testimonianza di fedeltà alla Legge resa dal Maccabei.
Sicché alla lettura di Giosuè succede la lettura di Giudici e quelle del / e del II Libro di Samuele. Nell’Anno I Libri dei Re, che illustrano le vicende dei due regni, precedono le due settimane di letture di Esdra, alle quali segue la settimana della lettura di Giuditta.
Le letture dell’ultima settimana dopo Pentecoste, dal II Libro dei Maccabei , non vengono mai omesse, qualunque sia il numero delle Domeniche sussistenti tra la Pentecoste e la Festa del Martirio del Precursore.
Tali letture si vengono pertanto a collocare nella settimana in cui si celebra il martirio del Battista. Il ricordo degli antichi martiri per la Torà, intrecciato alla commemorazione della morte del Precursore (la cui figura è espressamente evocata in tale settimana da specifiche pericopi evangeliche), sta dunque a suggello del profilo dell’Antica Alleanza.
Si distacca da questo insieme unitario la settimana che segue la solennità di Pentecoste e prepara alla Domenica della Santissima Trinità. In quei giorni le letture riconsiderano la teofania del Sinai quale momento particolarmente manifestativo del misterioso disegno d’amore del Padre, che nella Pasqua del Cristo si è realizzato e che ha avuto il suo compimento nel dono dello Spirito.I Sabati
Va altresì osservato come, a partire dalla settimana che segue la Domenica della Santissima Trinità, riprenda a svilupparsi il ciclo delle letture sabbatiche avviatosi dopo l’Epifania.
Nel contesto dell’anno liturgico, il ciclo delle settimane che seguono la Domenica della Santissima Trinità (fino alla Domenica della Dedicazione) trova il proprio elemento caratterizzante nella progressiva lettura feriale del Vangelo secondo Luca, indicato dalla tradizione come il testo di riferimento per la predicazione di Ambrogio nei giorni comuni dell’anno.
Quanto agli altri testi scritturistici che accompagnano il Vangelo, nel Lezionario della Chiesa ambrosiana la celebrazione del Martirio del Precursore costituisce il tornante di un programma di Letture volto a celebrare la storia della salvezza: preparata «fino a Giovanni» nell’Antica Alleanza e successivamente annunciata e comunicata a tutte le genti nell’economia di grazia propria dell’Incarnazione del Verbo divino.
In tale prospettiva, contemplata attraverso la parola dei Libri Sacri, la storia, spezzando le sbarre della sua finitezza, diventa – nella luce della Divina Trinità – terreno reso fecondo del seme dell’eternità e cammino dell’uomo destinato a compiersi nell’incontro definitivo con l’Eterno quando, nel Cristo Re e Signore, Dio sarà tutto in tutti.
Dal Lunedì successivo alla I Domenica dopo Pentecoste, nelle ferie, attraverso un’organica serie di Letture tratte in ordine progressivo dai libri del Pentateuco (escluso ovviamente Genesi, la cui sistematica proclamazione si è sviluppata durante la Quaresima), sono delineate le grandi opere compiute da Dio a favore del suo popolo, quando lo liberò dall’Egitto e strinse con lui l’Alleanza del Sinai.
A partire dalla Settimana della V Domenica il ciclo feriale delle Letture si intreccia col ciclo delle Letture domenicali, delineando il contesto entro cui si colloca quanto enunciato in queste ultime.
Conclusa la lettura di Deuteronomio, nelle successive settimane le pericopi scritturistiche presentano le vicende del popolo di Israele, dall’insediamento nella Terra Promessa, alla costituzione dei regni, all’esilio a Babilonia, al ritorno, fino alla testimonianza di fedeltà alla Legge resa dal Maccabei.
Sicché alla lettura di Giosuè succede la lettura di Giudici e quelle del / e del II Libro di Samuele. Nell’Anno I Libri dei Re, che illustrano le vicende dei due regni, precedono le due settimane di letture di Esdra, alle quali segue la settimana della lettura di Giuditta.
Le letture dell’ultima settimana dopo Pentecoste, dal II Libro dei Maccabei , non vengono mai omesse, qualunque sia il numero delle Domeniche sussistenti tra la Pentecoste e la Festa del Martirio del Precursore.
Tali letture si vengono pertanto a collocare nella settimana in cui si celebra il martirio del Battista. Il ricordo degli antichi martiri per la Torà, intrecciato alla commemorazione della morte del Precursore (la cui figura è espressamente evocata in tale settimana da specifiche pericopi evangeliche), sta dunque a suggello del profilo dell’Antica Alleanza.
Si distacca da questo insieme unitario la settimana che segue la solennità di Pentecoste e prepara alla Domenica della Santissima Trinità. In quei giorni le letture riconsiderano la teofania del Sinai quale momento particolarmente manifestativo del misterioso disegno d’amore del Padre, che nella Pasqua del Cristo si è realizzato e che ha avuto il suo compimento nel dono dello Spirito.I Sabati
Va altresì osservato come, a partire dalla settimana che segue la Domenica della Santissima Trinità, riprenda a svilupparsi il ciclo delle letture sabbatiche avviatosi dopo l’Epifania.
CICLO FERIALE II
Le ferie
I Sabati
A partire dalla settimana che segue la Domenica della Santissima Trinità, quindi con la seconda settimana dopo Pentecoste, riprende la serie delle celebrazioni sabbatiche comuni, avviatasi nel tempo dopo l’Epifania con la settimana successiva alla festa del Battesimo del Signore e interrottasi con l’avvio della Quaresima.